La costruzione di un veicolo SPV bancario
L’oggetto del project work, svolto in collaborazione con Officine CST S.p.A. e BCP di Torre del Greco, è stato la costruzione per conto della banca di un veicolo SPV costituito a norma della legge n. 130 del 1999. Tale veicolo ha per oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione di crediti.
La cartolarizzazione è la tecnica mediante la quale delle attività che per loro natura sono illiquide, come i crediti commerciali, vengono trasformate in titoli negoziabili. Infatti, il veicolo acquista un pool di attivi ed emette dei titoli il cui rimborso è subordinato alla raccolta dei flussi delle attività acquistate precedentemente.
Il nostro compito è stato studiare l’architettura contrattuale dell’operazione, con i vari soggetti che vi partecipano, e costruire il business plan dell’operazione. Inoltre, definendo gli aspetti rilevanti che l’investitore è tenuto a rispettare da un punto di vista della regolamentazione bancaria, assorbimento patrimoniale in virtù del Regolamento UE 2401/2017, e i riflessi contabili dell’investimento nelle note emesse dal veicolo.
Le figure professionali per la cartolarizzazione
Nel porre in essere l’operazione, il veicolo viene coadiuvato da diversi soggetti, i quali svolgono attività differenti al fine del corretto funzionamento dell’operazione. L’arranger è il promotore dell’operazione affiancando l’originator nella selezione e costruzione del portafoglio da cartolarizzare.
Il portfolio Agent mette a disposizione la piattaforma di origination per il supporto alla clientela cedente, identifica i crediti ricompresi in ciascun portafoglio e fornisce i documenti e le informazioni necessarie, relative ai cedenti e al debitore ceduto, al veicolo e al servicer.
Un ruolo fondamentale è svolto dal Servicer, il quale, svolge le attività di amministrazione, gestione, incasso e recupero crediti per conto del veicolo. Inoltre, si assicura che l’operazione è conforme alla legge. Il Servicer è un intermediario iscritto all’albo ex art. 106 del Tub e può delegare tale attività di incasso e gestione crediti ad un soggetto denominato sub-servicer.
Fasi dell’operazione di cartolarizzazione
L’operazione di cartolarizzazione su cui abbiamo lavorato è di tipo revolving-tradizionale, in cui la vita del veicolo è suddivisa in tre fasi.
Nella prima fase denominata Ramp-up, il veicolo acquista i crediti con la liquidità derivante dall’emissione delle note. Successivamente alla sottoscrizione di tutte le note da parte dell’investitore, vi è la fase di Revolving in cui il veicolo acquista ulteriori attivi attraverso la liquidità ottenuta dalla riscossione dei crediti acquistati durante la fase di ramp-up.
Infine, ad una data prestabilita tra le parti, inizia la fase di Rimborso delle note emesse dal veicolo seguendo un meccanismo definito a cascata.
Case study: la cartolarizzazione dei crediti delle PMI nei confronti della PA
Stante questa premessa sull’operazione di cartolarizzazione, il nostro obiettivo era costruire un modello di business plan del veicolo SPV che rispettasse le fasi su citate. In particolare, tale veicolo avrebbe acquistato un portafoglio crediti vantati da PMI nei confronti della PA e da società partecipate da questa, con una durata minima di 6 anni e un periodo di revolving a 60 mesi.
La banca avrebbe sottoscritto le note senior emesse dal veicolo, nei primi tre anni di vita, per un controvalore di € 45 mln e un rendimento nominale della cedola pari al 4% annuo.
Con la costruzione di tale portafoglio con un tempo medio di incasso dei crediti a 9 mesi e costituito prevalentemente da posizioni nei confronti di Enti locali, circa il 70% , la banca investitrice determina un basso assorbimento patrimoniale derivante dall’acquisto delle note con un approccio look through.
Infatti, ai fini regolamentari le posizioni verso le PA e società da essa partecipate godono di fattori di ponderazioni agevolati per chi utilizza un approccio standard.
Ulteriore obiettivo che ci siamo posti è stato studiare come si sarebbe modificata la performance del modello di base predisposto al variare di elementi fondamentali come il tempo medio di incasso o il rendimento medio del portafoglio. Da tali simulazioni è emerso come un tempo medio di incasso inferiore ai 6 mesi avrebbe portato in default l’operazione, lo stesso dicasi per la previsione di un tasso di delinquency dei crediti acquistati.
Quindi, risultato importante per l’operazione in oggetto un’accurata selezione dei pool di crediti con un adeguato tempo medio di incasso dei crediti e del loro prezzo d’acquisto, in quanto quest’ultimo determina il rendimento e la buona riuscita dell’operazione.
Attraverso lo studio di tale progetto abbiamo potuto osservare e studiare tutte le fasi di cui si compone l’operazione di cartolarizzazione, la quale avendo uno scopo semplice e lineare, trasformare degli asset illiquidi dal bilancio di un soggetto in asset liquidi, da un punto di vista legale, regolamentare e procedurale dei soggetti che intervengono risulta essere complessa e in alcuni aspetti di non facile comprensione.
di Dario Mocerino, Gennaro Pastore, Giorgio Sandomenico, Antonio Scandone, Paolo Scognamillo