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Oltre i Brand Ambassador

Z Revolution: la Generazione che sta Cambiando Aziende e Lavoro Il nuovo libro “Z Revolution, la generazione che sta cambiando aziende e lavoro,” curato da Andrea Iovene e Serena Affuso, rappresenta un contributo prezioso nel comprendere come la generazione Z stia trasformando il mondo del lavoro.

Attraverso i contributi di oltre trenta manager, recruiter ed esperti della Community dei Master in HR promossi dall’IPE Business School, il libro esplora vari aspetti delle dinamiche aziendali moderne.

Uno dei capitoli più rilevanti è “EMPLOYER BRANDING: INCONTRO O SCONTRO TRA HR E MARKETING?”, con una sezione scritta da Alessia Montanino, IET HR Regional Partner @ Baker Hughes, intitolata “Oltre i Brand Ambassador”.

Montanino analizza come i brand stiano evolvendo nell’utilizzo dei testimonial, passando dalle celebrità ai propri dipendenti, ponendo l’accento sull’importanza dell’Employee Advocacy.

Oltre i Brand Ambassador: Employee Advocacy

Nel mondo del branding, i dipendenti stanno diventando i nuovi ambasciatori del marchio. Montanino sottolinea come i valori aziendali, il benessere dei dipendenti e le loro storie personali siano diventati centrali nella costruzione del brand. I programmi di Employee Advocacy sono cruciali per promuovere il passaparola positivo e aumentare l’engagement dei dipendenti, che rappresentano una fonte credibile per la reputazione del marchio. Un’indagine di Edelman rivela che il 74% dei consumatori si fida più dell’opinione dei dipendenti rispetto a quella del CEO.

Definizione e Implementazione dell’Employee Advocacy

L’Employee Advocacy (EA) è una strategia di comunicazione aziendale che coinvolge attivamente i dipendenti, trasformandoli in testimonial del brand. Questo approccio si basa sulla condivisione di contenuti sui social media da parte dei dipendenti, rafforzando così l’identità del marchio in modo autentico e diretto. Per implementare una strategia di EA efficace, è necessario:

1. Prioritizzare la Cultura Aziendale: Assicurarsi che i dipendenti siano soddisfatti del proprio lavoro.

2. Stabilire Obiettivi Chiari: Definire cosa si vuole ottenere con il programma di EA.

3. Pianificare in Piccolo: Iniziare su scala ridotta per testare i contenuti e il pubblico.

4. Coinvolgere i Dipendenti: Informare e formare un gruppo pilota di dipendenti volontari.

5. Definire una Social Media Policy: Stabilire regole chiare per la pubblicazione di contenuti.

Benefici e Best Practice

I programmi di Employee Advocacy non solo migliorano la comunicazione interna ed esterna, ma sono anche efficaci nell’attrarre nuovi talenti. Montanino cita esempi di successo come Zappos e Visa, dove l’EA ha portato a un aumento dell’engagement e della crescita del brand. Un’azienda che riesce a creare una cultura interna positiva, dove i dipendenti si sentono valorizzati, vedrà un miglioramento della propria reputazione e attrattività sul mercato.

Misurare l’Efficacia

Per valutare l’efficacia di un programma di EA, è fondamentale monitorare KPI come la reach, l’engagement e l’advocacy. Inoltre, il ROI giustifica gli investimenti nel programma, prendendo in considerazione sia i benefici economici che quelli intangibili, come la consapevolezza del marchio e la partecipazione dei dipendenti.

Conclusione

“Z Revolution” offre una panoramica dettagliata su come la generazione Z stia influenzando il mondo del lavoro. Il capitolo di Alessia Montanino mette in luce l’importanza dell’Employee Advocacy, dimostrando che i dipendenti possono diventare i migliori ambasciatori del marchio, contribuendo a costruire una brand identity forte e autentica. Le aziende che sapranno valorizzare i propri dipendenti come parte integrante della loro strategia di branding avranno un vantaggio competitivo significativo.

Per l’articolo completo e gli altri capitoli vai qui

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