MERCATO DEL LAVORO: trend di inizio 2025
a cura del Centro Studi e Ricerche IPE
In Italia per un terzo delle offerte di lavoro non ci sono candidati
Nel primo trimestre del 2025 sono previste in Italia circa 1,4 milioni di nuove assunzioni, secondo i dati “Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior”.
Il 36% delle nuove assunzioni stimate nel primo trimestre hanno riguardato il solo mese di gennaio.
A gennaio 2025, dei 497mila posti di lavoro previsti, quasi uno su due è a rischio di restare vacante.
La difficoltà di reperimento delle risorse che genera il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 246mila assunzioni programmate ed è causata soprattutto dalla difficoltà di reperire candidati (rilevata nel 32% dei casi sul totale dei posti ricercati) che pesa più dell’inadeguatezza della preparazione (14%).
Si stima dunque che circa un’azienda su quattro intende assumere nuovi dipendenti tra gennaio e marzo di quest’anno.
Il fabbisogno di personale è espresso soprattutto da PMI – microimprese con meno di 9 dipendenti (45%), piccole e medie (42%) – rispetto alle grandi imprese (13%).
Per quanto riguarda i soli laureati nel primo trimestre del 2025 sono previsti 207mila nuovi inserimenti, il 15% del totale.
Tra i profili più ricercati, i laureati in economia (circa 62mila), seguiti da insegnanti (27mila), personale sanitario e paramedico (19mila) e ingegneri industriali (14mila). Il fabbisogno di laureati è espresso in particolare dal settore dei servizi (il 70%) e da grande aziende (32%).

Il mercato del lavoro sembra più dinamico al Sud, rimane il nodo della qualità del lavoro
Le previsioni di questo inizio 2025 sembrano esprimere maggiore dinamicità del mercato del lavoro nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord.
Per il primo trimestre 2025 la maggior parte delle nuove assunzioni (il 30,2% del totale) interesserà in percentuale e in valore le regioni del Nord-Ovest, in cui si stimano oltre 414mila entrate, seguite da Sud e Isole che, complessivamente con oltre 326mila entrate stimate (il 26,4%), esprimono un fabbisogno professionale più consistente sia del Nord-Est (23%) che del Centro (20,5%).
Confrontando i dati con lo stesso trimestre del 2024, le stime sulle nuove assunzioni in Italia nei primi tre mesi del 2025 vedono una diminuzione complessiva di circa 3.000 unità sul territorio nazionale.
Il calo delle assunzioni è però registrato solo nelle regioni Centro-Settentrionali, in particolar modo nel Nord-Ovest dove la variazione negativa è di oltre 25mila posti, decisamente superiore rispetto al Nord-Est (-9.000) e al Centro (-1.000) più stabile.
Al contrario il Mezzogiorno esprime un incoraggiante saldo positivo di oltre 32mila assunzioni stimate in più tra gennaio e marzo 2025 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
In Campania si prevedono in totale 117mila nuove offerte di lavoro nel primo trimestre del 2025, il 13% in più rispetto ai circa 900.000 dipendenti già assunti in regione.
Rimangono tuttavia alcuni nodi relativi al mercato del lavoro (SVIMEZ su dati INPS): i) i livelli delle retribuzioni lorde che sono diminuite in termini reali rispetto al 2008 del 7% nelle regioni centro-settentrionali e del 12% in quelle meridionali; ii) la qualità del lavoro che presenta forme contrattuali, soprattutto al Sud, più precarie e spesso più penalizzanti per le donne; iii) il reddito da lavoro nel settore privato che al Sud è in media il 75% di quello del Centro-Nord.
Per quanto riguarda il fabbisogno di laureati di questo trimestre, la Lombardia traina le assunzioni con oltre 55mila profili in ingresso stimati, seguita dal Lazio che ne assorbe circa le metà (26mila). Terza regione per numero di assunti stimati con titolo studio universitario, l’Emilia Romagna con oltre 17mila.
Le assunzioni di laureati in Campania (17mila) saranno di poco inferiori all’Emilia Romagna e supereranno quelle previste in Veneto e Piemonte, circa 15mila in ciascuna regione.

Napoli: più assunzioni di Torino
Sempre con riferimento al primo trimestre 2025, Napoli è la terza provincia in Italia, dopo Milano e Roma sia per numero di nuove assunzioni programmate che per il numero di aziende che pianificato nuove entrate di dipendenti.
La graduatoria delle provincie italiane per numero di assunzioni previste per i primi tre mesi del 2025 vede infatti in testa Milano con circa 131mila opportunità di lavoro (il 9,5% sul totale delle nuove assunzioni in Italia), Roma con 117mila pari all’8,5% e Napoli con il 4,7% (circa 64mila in valore).
In quarta posizione Torino con 46mila nuovi posti di lavoro stimati pari al 3,4%.
Anche la classifica per numero di assunzioni dei laureati vede Napoli al terzo posto in Italia con circa 10mila nuove entrate stimate nelle aziende, dopo Milano (34mila) e Roma (circa 23mila), seguita da Torino al quarto posto (9.600).
I profili più ricercati di laureati a Napoli, in linea con il dato nazionale, riguarda le lauree ad indirizzo economico, insegnamento e formazione, sanitarie e paramedico, ingegneria.
E nel settore HR?
In presenza di un mismach così forte tra domanda e offerta di lavoro e di un elevato fabbisogno di profili professionali di difficile reperibilità, le competenze delle aziende nella ricerca attiva del personale (“recruiting” e “talent attraction”) possono fare la differenza e rivelarsi un vantaggio competitivo, insieme alla pianificazione di strategie di comunicazione ed employer branding.
L’abilità dei recruiter e dei cosiddetti cacciatori di teste di scovare, attrarre e riuscire ad assumere il candidato giusto appare dunque cruciale nel medio-lungo termine ma anche nel breve.
Qual è dunque il fabbisogno delle imprese in Italia per il 2025 di profili specializzati nella ricerca e selezione del personale?
Nel primo trimestre del 2025 “Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior” stima che nell’area Risorse Umane e Organizzazione del personale siano programmate in Italia 1.480 assunzioni, il 40% previste nella sola Lombardia.
ll 55% delle nuove opportunità professionali nell’area Risorse Umane e Organizzazione riguarda proprio gli Specialisti e gli Addetti alla Selezione delle risorse umane (810 assunzioni stimate).